Quando una voce così potente, senza clamori, esprime un giudizio chiaro e preciso come ha fatto…
Bonus 600 euro per Coronavirus: INPS in tilt
Bonus 600 euro per Coronavirus: INPS in tilt
La richiesta del Bonus di 600 euro, una tantum di marzo per Coronavirus, ha mandato in tilt il sito INPS. Ma anche i siti delle Casse di Previdenza sono rallentati. Era prevedibile… siamo già al primo aprile e sono coinvolti oltre cinque milioni di lavoratori autonomi. Ma facciamo una panoramica della situazione di questi giorni.
Decreto “Cura Italia” n. 18 del 17 marzo 2020
Il Decreto Legge “Cura Italia” del 17 marzo 2020 prevede nell’art. 27 un’indennità, cosidetto Bonus una tantum per il mese di marzo, di 600 euro. Dopo questo decreto comincia una accesa polemica sugli autonomi che hanno i requisiti per richiederlo. Ad una prima interpretazione appaiono esclusi i professionisti iscritti agli albi con proprie Casse di previdenza. L’articolo 27 ricomprende solo i lavoratori autonomi iscritti alle gestioni previdenziali INPS.
Click day: sì o no?
Iniziano successivamente a girare voci che l’erogazione di tale bonus sarà sottoposta alla procedura del click day. La famigerata procedura on line che premia i più veloci nella presentazione della domanda di tale bonus sul sito INPS. Si prospetta una corsa alla richiesta del bonus che ricompensa solo alcuni e lascia senza indennità i più lenti e sfortunati. Infuriano le polemiche sulla iniquità di tale meccanismo. Alla fine l’INPS pubblica il 20 marzo 2020 un chiarimento, specificando che non ci sarà nessun click day ma solo un giorno di inizio che sarà specificato più avanti.
Intervista al Presidente INPS Pasquale Tridico del 24 marzo 2020
Dopo giorni di incertezza, martedì 24 marzo la svolta: l’intervista televisiva al Presidente dell’INPS.
Pasquale Tridico, nel programma dimartedì del 24 marzo su La7, dà finalmente speranza a tanti lavoratori autonomi e professionisti. Il Bonus di 600 euro diventa realtà per tutta la platea degli autonomi, professionisti compresi: oltre cinque milioni di persone. Inoltre il Presidente conferma che non ci sarà nessun click day, la procedura di richiesta sarà attuata con un pin semplificato e saranno date istruzioni precise a breve. Viene dichiarato che sarà possibile richiedere il Bonus la settimana successiva e quindi dal 31 marzo.
Si apre la procedura INPS on line
Siamo a lunedì 31 marzo 2020. Ci si prepara al momento tanto atteso, si cerca di richiedere il pin semplificato, si verifica come procedere, cominciano le prime problematiche, il sito è lento.
Finalmente muniti di Pin, ordinario o semplificato, di SPID o di altro sistema, tutti gli aventi diritto si preparano ad entrare nel sito dell’INPS.
Siamo al 1 aprile 2020 e tanti sono in trepidante attesa per richiedere il fatidico Bonus di 600 euro una tantum. Ci sono persone che hanno cominciato di notte a collegarsi al sito dell’INPS. Dall’una di notte alle 8:30 il sito accoglie 300.000 domande, ma poi troppi collegamenti, il sito INPS va in tilt.
La giornata nera dell’INPS
Tutti i professionisti e gli autonomi restano davanti al PC cercando di entrare, senza riuscire, nel sito INPS. Sono passati tanti giorni e quando finalmente sembrava arrivato il momento, l’accesso è impossibile. Cominciano le lamentele e le proteste sui social e nelle chat, la rabbia e l’impotenza davanti allo schermo che non riesce a raggiungere l’ambito portale.
Alle 13:30 il sito INPS chiude. «Al fine di consentire una migliore e più efficace canalizzazione delle richieste di servizio il sito è temporaneamente non disponibile. Si assicura che tutti gli aventi diritto potranno utilmente presentare la domanda per l’ottenimento delle prestazioni».
Nel tardo pomeriggio riapre ma è lento, il Presidente Tridico annuncia che c’è stato un attacco degli hacker. Ma la preoccupazione maggiore viene dalla Autorità Garante della Privacy. Molti utenti hanno segnalato che, inserendo il proprio Pin, sono entrati in sezioni riservate ad altri utenti ed ai loro dati: nomi, anagrafe, codice e posizione fiscale, Pec. Ogni loro tentativo di accedere alla posizione personale li rimandava nelle altre. I dati degli utenti non sono protetti.
Si conclude uno dei giorni più neri dell’INPS. Una platea enorme di partite iva, lavoratori che hanno cercato di ufficializzare il loro diritto a questo piccolo bonus una tantum di marzo. Ma siamo già ad aprile ed ancora non è chiaro quando sarà possibile ricevere questo minimo aiuto.
Di seguito si riporta l’intervista del Presidente INPS Tridico rilasciata alla redazione di Rainews 24:
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