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Verso la Pace Fiscale 2021

Giornalista.
Dottore Commercialista - Revisore Legale dei Conti
Email: annagianturco@2020revisione.it

Pace Fiscale

E’ di queste ore la notizia che stiamo per “fare nuovamente pace con il Fisco

E’ in arrivo, infatti, la Pace Fiscale 2021.

Nella bozza del nuovo decreto (battezzato D.L. Sostegno), che sta circolando in questi giorni, sono presenti alcune novità che riguardano la rottamazione quater, un nuovo saldo e stralcio di cartelle esattoriali e una nuova proroga della rottamazione ter.

Le cartelle esattoriali interessate sono quelle emesse tra il 2000 e il 2015.

Questa manovra, da circa 32 miliardi di euro, contiene altre misure per famiglie, imprese e lavoratori; dovrebbe essere messa in atto a partire dalla prossima settimana.

Tra le misure si prevedono un rifinanziamento del reddito di cittadinanza, bonus baby sitting e congedi parentali, bonus per lavoratori autonomi e stagionali e contributi a fondo perduto.

Cartelle Agenzia Entrate Riscossione

Un capitolo apposito è previsto per lo stralcio delle cartelle Equitalia di importo fino a 5.000 euro, per gli anni dal 2000 al 2015.

Per le cartelle di importi superiori, è prevista la possibilità di coprire il debito senza incorrere in multe e sanzioni.

Saldo e stralcio delle cartelle

Il saldo e stralcio delle cartelle comprende tutte le somme dovute alle pubbliche amministrazioni e cioè: IMU, TARI e persino eventuali multe, bollo auto non pagato.

Lo stralcio delle cartelle dovrebbe entrare in funzione già a marzo 2021, appena sarà approvato il decreto.

L’azzeramento delle cartelle sarà automatico e non prevede alcuna richiesta preventiva all’Agenzia delle Entrate.

La grande novità di questo decreto è che, per ottenere la cancellazione dei debiti,  non sono richiesti requisiti ISEE, come successo in passato con la legge n.145 del 2018.

Rottamazione quater

Come sopra anticipato, lo stralcio delle cartelle sarà possibile solo per le cartelle emesse dal 2000 al 2015 e per importi sotto i 5.000 euro.

Gli importi superiori potranno beneficiare della rottamazione quater.

Essa dovrebbe partire a giugno 2021 e l’inserimento non sarà automatico.

Sarà necessario presentare una richiesta formale all’Agenzia delle Entrate e dovrebbero essere coinvolte le cartelle esattoriali emesse fino al 2019.

Si auspica, nel frattempo, una proroga della rottamazione ter, almeno fino al 30 Aprile 2021.

Rottamazione ter

La rottamazione ter riguarda, invece, tutte le cartelle esattoriali emesse tra il 2000 e il 2017.

Le varie proroghe dovute all’emergenza Covid-19, avevano decretato il 1°Marzo come scadenza per le rate del 2000 e la prima rata del 2021 (Decreto Cura Italia).

Il MEF ha reso noto che ci sarà un’ulteriore proroga ma non ha ancora pronunciato la data ufficiale entro cui eseguire il pagamento.

La scadenza, secondo il Decreto Sostegno ancora in fieri, dovrebbe spostare le date di scadenza della rottamazione ter al 30 Aprile 2021.

Se tanto dovesse essere, significherebbe avere tempo fino al 30 Giugno 2021 per estinguere i debiti (considerato che ci sono 60 giorni per pagare senza incorrere in sanzioni).

Codici ATECO

Un’altra grande novità dovrebbe essere quella di estendere gli aiuti non solo ai titolari di Partita Iva ma a tutti i lavoratori autonomi e agli stagionali.

Questa volta sarà superato il requisito dei codici ATECO; ciò garantirà un contributo a fondo perduto a tutti gli autonomi che subiranno un calo di fatturato del 33% tra il 2019 e il 2020.

Il calo di fatturato si calcolerà confrontando le perdite annuali del 2020 con il fatturato del 2019.

L’importo massimo del contributo sarà pari a 150.000 euro.

Chi non riuscirà ad effettuare la comparazione tra il 2020 e il 2019, comunque avrà diritto ad un bonus di 1.000 euro, se persona fisica e di 2.000 euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche.

Le attività, che possono dimostrare la riduzione delle entrate di almeno il 33%, riceveranno un aiuto che dipenderà da quanto fatturato nel 2020 e dal fatturato perso nel 2020.

Precisamente:

  • le società che fatturano fino a 400.000 euro, potranno ricevere circa il 20% del fatturato perso;
  • da 400.000 a 1.000.000 euro, il 15% del fatturato perso;
  • da 1.000.000 a 5.000.000 euro, il 10% del calo del fatturato.

Misure adottate per i centri commerciali

È stato pensato anche di istituire, per il 2021, un fondo del valore di 280.000.000 di euro per i contributi in favore delle attività all’interno dei centri commerciali.

Queste attività hanno subito misure restrittive maggiori rispetto alle attività presenti nei centri abitati.

In questo articolo abbiamo usato sovente il condizionale; il suo uso è stato d’obbligo in quanto le incertezze diventeranno verità soltanto con l’approvazione del decreto che avverrà, sicuramente, nei prossimi giorni.

Anna Gianturco
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