La ripresa lavorativa, dopo la pausa estiva, porta con sé sempre novità che interessano il mondo del lavoro e non solo.

Da questo mese di settembre, ci sono importanti novità in merito al sostegno e al lavoro.

A partire dal 1° Settembre, infatti, è attivo il nuovo strumento del Ministero del Lavoro: il Supporto alla Formazione e Lavoro, (SFL) introdotto dal Decreto Legge n.48/2023 (Decreto Lavoro 2023), convertito nella Legge n.85 del 3 Luglio 2023: esso prevede la partecipazione, di chi ne abbia diritto, a progetti di formazione e riqualificazione professionale, di orientamento, di accompagnamento al lavoro e di politiche attive del lavoro.

Trattasi di uno strumento, ideato dal governo Meloni, per favorire l’inserimento nel mondo del lavoro delle persone a rischio di esclusione sociale e lavorativa in seguito all’abolizione del Reddito di Cittadinanza.

Per i restanti nuclei la durata è di 12 mesi solo se risultano presi in carico dai servizi sociali in quanto non attivabili al lavoro.

Per tutti gli altri la durata del Reddito di Cittadinanza è di 7 mesi e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2023.

Dal 1° Settembre, quindi, è possibile richiedere il Supporto Formazione Lavoro, mentre dal 1° Gennaio 2024 si potrà accedere all’Assegno di Inclusione tramite il portale INPS, con modalità operative, che saranno comunicate nelle prossime settimane.

Vediamo ora di conoscere più da vicino il fine del Supporto Formazione Lavoro.

Attività che rientrano nel SFL

Possono essere avviate attività di formazione, di qualificazione e riqualificazione professionale, di orientamento, di accompagnamento al lavoro, orientamento specialistico, avviamento a formazione; supporto all’inserimento o reinserimento lavorativo, supporto all’autoimpiego nell’ambito di programmi di politiche attive del lavoro, compreso quelle del Programma nazionale per la Garanzia occupabilità dei lavoratori (GOL).

Tra le misure previste dal Supporto Formazione Lavoro rientrano anche il servizio civile universale e i progetti utili alla collettività in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni, da svolgere presso il comune di residenza, compatibilmente con le altre attività del beneficiario.

Sintetizziamo le attività definite dalla legge a cui i destinatari del Supporto per la Formazione e il Lavoro possono aderire e che vengono remunerate:

  • orientamento specialistico;
  • accompagnamento al lavoro;
  • attivazione del tirocinio;
  • incontro tra domanda ed offerta;
  • avviamento a formazione;
  • sostegno alla mobilità territoriale;
  • lavori socialmente utili e progetti di utilità collettiva;
  • supporto all’autoimpiego;
  • servizio civile universale.

Remunerazione per i beneficiari

Premettiamo che lo svolgimento di queste attività è a titolo gratuito, non può essere assimilato ad una prestazione di lavoro subordinato o parasubordinato e non comporta l’instaurazione di un rapporto di pubblico impiego con le pubbliche amministrazioni.

Coloro che partecipano, però, avendone i requisiti, avranno diritto ad una indennità di 350 euro al mese.

Il bonus sarà erogato direttamente dall’INPS per tutta la durata della misura entro un limite massimo di 12 mensilità.

Requisiti per accedere al Supporto Formazione Lavoro

I requisiti da rispettare sono:

  • bisogna avere tra i 18 e i 59 anni: nello specifico, possono essere attivati percorsi di lavoro per i componenti del nucleo familiare che abbiano le seguenti caratteristiche:
  • tutti i componenti devono avere più di 18 anni oltre il primo conteggiato nella scala di equivalenza:
  • non devono avere disabilità o non autosufficienza;
  • di età inferiore a 60 anni:
  • senza carichi di cura;
  • non devono trovarsi in condizione di grave disagio bio-psico-sociale e inseriti in programmi di cura e assistenza certificati dalla pubblica amministrazione.
  • avere un ISEE familiare, in corso di validità, non superiore a 6mila euro annui. Se il nucleo familiare è composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni o da persone di età pari o superiore a 67 anni e da altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza, la soglia è fissata a 7.560 euro annui
  • non avere i requisiti per accedere all’Assegno di Inclusione (il SFL può essere utilizzato esclusivamente anche dai componenti dei nuclei che percepiscono l’Assegno di Inclusione che decidono di partecipare ai percorsi pur non essendo sottoposti agli obblighi previsti, purché non siano calcolati nella scala di equivalenza).

Nella domanda è fondamentale che i cittadini indichino, dimostrandola, l’iscrizione ai percorsi di istruzione degli adulti di primo livello, o comunque funzionali all’adempimento dell’obbligo scolastico.

Il Supporto per la Formazione e il Lavoro è incompatibile con il Reddito di cittadinanza e la Pensione di cittadinanza e con ogni altro strumento pubblico di integrazione o di sostegno al reddito per la disoccupazione involontaria.

Come calcolare l’ISEE ai fini del Supporto Formazione Lavoro

Il Ministero del Lavoro precisa che nel valore dei trattamenti assistenziali non vengono calcolati:

  • le erogazioni relative all’Assegno unico e universale;
  • le erogazioni riferite al pagamento di arretrati;
  • le eventuali misure di sostegno economico di carattere straordinario, aggiuntive al beneficio economico dell’Assegno di inclusione, erogate dal comune o dalla provincia o dalla regione di appartenenza;
  • le maggiorazioni compensative definite a livello regionale per le componenti espressamente definite aggiuntive al beneficio economico dell’Assegno di inclusione;
  • le riduzioni nella compartecipazione al costo dei servizi;
  • eventuali esenzioni e agevolazioni per il pagamento di tributi;
  • le erogazioni a fronte di rendicontazione di spese sostenute;
  • le erogazioni in forma di buoni servizio o altri titoli che svolgono la funzione di sostituzione di servizi,

I redditi e i beni patrimoniali eventualmente non compresi nell’ISEE sono dichiarati all’atto della richiesta del beneficio e poi valutati.

Modalità di richiesta del Supporto Formazione Lavoro

Per richiedere il SFL ci si può rivolgere a:

  • INPS
  • Istituti di patronato
  • dal 1°gennaio 2024, presso i Centri di Assistenza fiscale online.

Il relativo percorso di attivazione viene attuato mediante la piattaforma di attivazione per l’inclusione sociale e lavorativa presente nel Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa (SIISL) attraverso l’invio automatico ai servizi per il lavoro competenti.

Nella richiesta, l’interessato:

  • rilascia la dichiarazione di immediata disponibilità se non ha già una dichiarazione attiva;
  • autorizza espressamente la trasmissione dei dati relativi alla richiesta ai centri per l’impiego, alle agenzie per il lavoro e agli enti autorizzati all’attività di intermediazione nonché ai soggetti accreditati ai servizi per il lavoro;
  • dimostra l’iscrizione ai percorsi di istruzione degli adulti di primo livello o comunque funzionali all’adempimento dell’obbligo di istruzione.

La richiesta è accolta dall’INPS, previa verifica del possesso dei requisiti, sulla base delle informazioni disponibili nelle proprie banche dati o tramite quelle messe a disposizione dalle pubbliche amministrazioni detentrici dei dati necessari per la verifica dei requisiti, attraverso sistemi di interoperabilità.

All’esito delle verifiche e al conseguente accoglimento della richiesta, l’INPS informa il richiedente che, ai fini della attuazione della misura deve accedere al SIISL per sottoscrivere il patto di attivazione digitale (PAD).

Come funzione il portale SIISL

La piattaforma è destinata, dal 1° settembre, a coloro che non percepiranno più il Reddito di Cittadinanza e, in tempi brevi, a chi si affaccia per la prima volta al mondo del lavoro o desidera reinserirsi.

La stessa piattaforma permetterà di gestire, a partire dal 2024, anche la misura dell’Assegno di Inclusione (ADI) destinata ai nuclei familiari in cui siano presenti almeno un minore, un disabile, un over 60 o un componente inserito in programmi di cura e assistenza dei servizi sociosanitari territoriali.

Il cittadino, che fa richiesta, chiede di accedere al Supporto Formazione Lavoro online secondo le modalità previste per l’Assegno di Inclusione e con la sottoscrizione, mediante la piattaforma del Sistema informativo per l’inclusione sociale lavorativa (SIISL), del patto di attivazione digitale (PAD), in cui il beneficiario si impegna a presentarsi alla convocazione del servizio per il lavoro competente per la stipula del patto di servizio.

All’esito dell’accettazione della richiesta da parte di INPS e della sottoscrizione del patto di attivazione digitale, il richiedente è convocato presso il servizio per il lavoro competente, per la stipula del patto di servizio personalizzato, dopo la sottoscrizione del patto di attivazione digitale.

La convocazione del richiedente da parte del competente servizio per il lavoro può essere eseguita tramite la piattaforma del SIISL o via sms o mail, a seconda dei contatti forniti.

Nel patto di servizio personalizzato vengono indicate almeno 3 agenzie per il lavoro o enti autorizzati all’attività di intermediazione individuate dal beneficiario stesso.

Dopo la stipula del patto di servizio, l’interessato, attraverso la piattaforma può ricevere offerte di lavoro e servizi di orientamento e accompagnamento al lavoro, oppure essere inserito in specifici progetti di formazione erogati da soggetti, pubblici o privati, accreditati alla formazione dai sistemi regionali, da fondi paritetici interprofessionali e da enti bilaterali. Il cittadino può inoltre cercare e trovare da solo progetti di formazione di suo interesse, che rispettino i criteri visti, e nel caso comunicarlo attraverso la piattaforma.

L’interessato è tenuto ad aderire alle misure di formazione e di attivazione lavorativa indicate nel patto di servizio personalizzato, dando conferma, almeno ogni 90 giorni, ai servizi competenti, anche online, della partecipazione alle attività.

In mancanza di conferma, il beneficio è sospeso.

La mancata iscrizione a percorsi di istruzione degli adulti di primo livello o comunque funzionali all’adempimento dell’obbligo scolastico, nel caso in cui non sia già assolto, comporta la non erogazione del beneficio, che comunque decorre dall’inizio del percorso formativo, fermo restando il periodo massimo di 12 mesi.

Per accedere, quindi, al Supporto per la Formazione e il Lavoro, oltre alla presentazione della domanda, è necessario:

  • sottoscrivere il Patto di attivazione digitale (PAD);
  • contattare almeno 3 agenzie per il lavoro;
  • sottoscrivere il Patto di servizio personalizzato;
  • avviare un’iniziativa di attivazione al lavoro come indicata nel Patto di servizio.