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Dal 12 marzo la domanda per il contributo a fondo perduto per bar, ristoranti e pasticcerie

Giornalista. Dottore Commercialista - Revisore legale dei conti

Il 19 gennaio 2024 è stato presentato al MASAF il fondo da 56 milioni di euro per il sostegno delle eccellenze dell’enogastronomia e dell’agroalimentare italiano e più precisamente per l’acquisto di macchinari professionali e di altri beni strumentali all’attività dell’impresa, nuovi di fabbrica, in favore di ristoranti, pasticcerie e gelaterie.

Si tende di valorizzare il patrimonio agroalimentare ed enogastronomico italiano agevolando investimenti per l’acquisto di macchinari professionali e altri beni strumentali.

Possono accedere alle agevolazioni le imprese iscritte nel Registro delle Imprese da almeno 10 anni, oppure che abbiano acquistato nei 12 medi precedenti il D. M. del 4 luglio 2022, prodotti certificati DOP, IGP, SQNPI, e prodotti biologici per almeno il 25% del totale degli acquisti dell’anno.

Per le imprese che operano nel settore della ristorazione con somministrazione il codice identificativo ATECO, per accedere al contributo, è 56.10.11; per le imprese che operano nel settore delle gelaterie e pasticcerie il codice ATECO è 56.10.30.

Il contributo a fondo perduto potrà essere concesso nel limite massimo di € 30.000 e copre il 70% delle spese ammissibili, riferite all’acquisto di macchinari e di beni strumentali per l’attività dell’impresa.

Per quanto disposto dall’art. 6 del D. M. 4 luglio 2022 non sono ammesse le spese sostenute  prima  della  presentazione della domanda di contributo.

  – Non sono in ogni caso ammesse le spese per:

a) l’acquisto di  componenti,  pezzi  di  ricambio  o  parti  di macchinari, impianti e attrezzature che non soddisfano  il  requisito dell’autonomia funzionale;

b) terreni e fabbricati, incluse le opere murarie  di qualsiasi genere, ivi compresi gli impianti idrici, elettrici, di  allarme,  di riscaldamento e raffreddamento;

c) mezzi targati;

d) beni usati o rigenerati;

e) utenze di qualsiasi genere,  ivi  compresa  la  fornitura  di energia elettrica, gas, etc.;

f) imposte e tasse;

g) contributi e oneri sociali di qualsiasi genere;

h) buoni pasto;

i) costi legali e notarili;

j) consulenze di qualsiasi genere;

k) spese non direttamente finalizzate all’attività dell’impresa.

Domanda per accedere al contributo a fondo perduto.

Con avviso del 4 marzo il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste comunica che la domanda potrà essere presentata a partire dalle ore 10.00 del 12 marzo e fino alle ore 12,00 del 13 maggio 2024.

Precedentemente era stata indicata la data del 1° marzo, per accesso alla piattaforma, ma problemi tecnici non permettono l’accoglimento per tale data.

Sul sito Invitalia è anche possibile leggere il “Manuale utente per la registrazione dell’impresa e la presentazione della domanda” e avere così una guida completa per evitare di commettere errori.

Per altri approfondimenti si rinvia al sito di Invitalia

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