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Cambiali Finanziarie Green in Italia: uno strumento di sostenibilità a breve termine

Giornalista.
Dottore Commercialista - Revisore legale dei conti
Tutor Ente Nazionale Microcredito
Direttore responsabile testata giornalistica "Quasimezzogiorno"

Le cambiali finanziarie green, conosciute a livello internazionale come green commercial papers, stanno emergendo in Italia come uno strumento di finanziamento che combina esigenze di breve termine con obiettivi di sostenibilità ambientale e sociale. Nonostante la loro natura a breve termine, rappresentano una soluzione flessibile per le imprese, in particolare per finanziare progetti specifici o per legarsi a obiettivi di performance sostenibili. In un contesto in cui la finanza sostenibile è sempre più cruciale, le cambiali finanziarie green si posizionano come una risposta innovativa e complementare ai tradizionali green bond.

Caratteristiche e Vantaggi

Le cambiali finanziarie green sono regolate in Italia dalla Legge 13 gennaio 1994, n. 43, e presentano le seguenti caratteristiche principali:

  • Durata massima: 12 mesi, con un uso spesso revolving che consente il rifinanziamento continuo.
  • Importo minimo: 51.645 euro, con obbligo di notifica alla Banca d’Italia per emissioni superiori ai 50 milioni di euro.
  • Flessibilità fiscale: esenzione IVA e regime favorevole per l’imposta di bollo.
  • Forma giuridica: vaglia cambiario non garantito, trasferibile tramite girata con clausola “senza garanzia”.

Questi strumenti si distinguono per costi operativi contenuti e semplicità procedurale, rendendoli accessibili anche alle PMI che intendono avvicinarsi alla finanza sostenibile.

Tipologie di Cambiali Finanziarie Green

Secondo l’International Capital Market Association (ICMA), le cambiali finanziarie green si dividono in due categorie principali:

  1. Use of Proceeds: i proventi sono vincolati al finanziamento di progetti specifici, spesso legati a iniziative ambientali come il fotovoltaico o l’efficientamento energetico. Questa è la tipologia prevalente, con emissioni pari a 265 miliardi di dollari in Europa.
  2. Sustainability-Linked: strumenti collegati a obiettivi di sostenibilità o indicatori di performance (KPI). In caso di mancato raggiungimento degli obiettivi, possono prevedere penalità, come la perdita dello status di sostenibilità o donazioni a ONG.

Il Sustainable Financing Framework

Il nodo cruciale per rendere le cambiali finanziarie green compatibili con la finanza sostenibile di lungo termine è il Sustainable Financing Framework. Questo quadro di riferimento definisce i criteri di sostenibilità e le strategie aziendali integrate nelle emissioni di strumenti finanziari green. Ad esempio:

  • Integrazione ESG: le emissioni devono essere in linea con il rating ESG dell’emittente.
  • Trasparenza: il framework consente di evitare report specifici per ogni emissione, garantendo una gestione più snella ma allineata agli standard di sostenibilità.

Il mercato italiano e i suoi protagonisti

In Italia, diverse aziende stanno sperimentando con successo le cambiali finanziarie green. Tra queste, il programma di Cassa Depositi e Prestiti (CDP) rappresenta un esempio significativo. Con il “Multi-Currency Commercial Paper Programme”, CDP ha emesso strumenti per un ammontare complessivo di 6 miliardi di euro, dimostrando la possibilità di coniugare esigenze di liquidità con progetti di sostenibilità.

A livello europeo, l’uso delle cambiali finanziarie green ha raggiunto i 300 miliardi di euro, un dato ancora contenuto rispetto ai mercati di bond sostenibili, ma con prospettive di crescita grazie alla loro flessibilità.

Le cambiali finanziarie green rappresentano una sintesi interessante tra flessibilità e sostenibilità. Pur essendo strumenti di breve termine, la loro integrazione in quadri di riferimento ESG e la possibilità di collegarle a specifici progetti o obiettivi di performance le rende un’opzione interessante per aziende e investitori. Per favorirne la diffusione, è fondamentale che le imprese italiane adottino strategie di finanziamento sostenibile che includano strumenti innovativi come questi, contribuendo a rendere la finanza un motore per il cambiamento verso un’economia più verde e responsabile.

Fonti e approfondimenti

Daniele Orilia
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