Quando parliamo di sostenibilità, spesso la associamo alla tutela dell’ambiente o a una crescita economica equa…
Decontribuzione Sud, in attesa l’ok dell’Europa.
Decontribuzione Sud, la misura è in standby, in l’attesa dell’ok dall’Europa. Lo spiega l’INPS nel comunicato dell’11 febbraio 2021: non appena l’Istituto riceverà il nulla osta ministeriale, attiverà la possibilità per le imprese aventi diritto di beneficiare dell’agevolazione, prorogata dalla Legge di Bilancio 2021.
Non è ancora partita la possibilità per le imprese di beneficiare dell’esonero contributivo per i datori di lavoro del Sud che è reso strutturale dalla Legge di Bilancio 2021. L’INPS, tuttavia, dichiara di non avere responsabilità: “è dunque infondata ogni ipotesi di errori dell’Inps sull’attivazione della misura”.
Il via libera della Commissione europea è, infatti, necessario in quanto la misura si configura come un aiuto di Stato, ed è quindi necessario il perfezionarsi dell’iter previsto dalla normativa europea.
Dall’INPS nessun errore sull’attivazione della decontribuzione al Sud ma soltanto il rispetto delle necessarie procedure europee: è questo il messaggio dell’INPS con cui si motiva il ritardo accumulato per l’avvio prorogato fino al 2029 dalla Legge di Bilancio. L’esenzione sui contributi dei datori di lavoro nel Mezzogiorno (per tutti i lavoratori, per vecchi e nuovi assunti, imprese e non, ad esclusione soltanto del lavoro agricolo e domestico) sarà vigente non appena sarà divulgato l’apposito nulla osta ministeriale, a sua volta legato al placet della Commissione Europea.
Questo beneficio, infatti, si mostra come un aiuto di Stato e come tale richiede una apposita approvazione, con deroga rispetto alla normativa UE.
Introdotta dal Decreto Agosto (articolo 27 del DL 104/2020, convertito dalla legge 13 ottobre 2020, n. 126) e illustrata dalla Circolare INPS 122/2020 (che ne ha riassunto requisiti, regole e istruzioni per i flussi Uniemens), la misura “Decontribuzione Sud” è stata in prima analisi riconosciuta da ottobre a dicembre 2020, ma poi estesa dalla Manovra 2021 per tutti i rapporti di lavoro dipendente nel settore privato con DURC regolare.
Però non è mai partita nel nuovo anno, e per rispondere alle richieste dei datori di lavoro, l’INPS ha emanato una breve nota per motivare il ritardo dell’avvio del beneficio contributivo.
Si ricorda anche che per la fiscalità di vantaggio per il Mezzogiorno, il Recovery Plan italiano ha stanziato 4 miliardi di euro in risorse REACT-EU.
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