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Dopo “L’acqua del lago non è mai dolce” il 3 settembre il Premio Campiello 2022
Il 3 settembre 2022 si svolgerà al Teatro La Fenice di Venezia la serata finale della 60esima edizione del Premio Campiello che sarà condotta da Francesca Fialdini, conduttrice e volto noto di Rai1, affiancata dal cantante Lodo Guenzi.
Quest’anno la giuria dei letterati, presieduta da Walter Veltroni e composta da Pierluigi Battista, Federico Bertoni, Daniela Brogi, Silvia Calandrelli, Edoardo Camurri, Chiara Fenoglio, Daria Galateria, Luigi Matt, Lorenzo Tomasin, Roberto Vecchioni ed Emanuele Zinato, riunitasi nel mese di giugno a Padova, presso Palazzo del Bò, ha scelto di mandare in finale la seguente cinquina:
“La foglia di fico. Storie di alberi, donne, uomini” di Antonio Pascale, “Nova” di Fabio Bacà, “Stradario aggiornato di tutti i miei baci” di Daniela Ranieri, “I miei stupidi intenti” di Bernardo Zannoni e “Il tuffatore” di Elena Stancanelli.
Sono stati inviati ben trecentocinquanta romanzi. La selezione della cinquina finalista, infatti, è il momento culminante di un lavoro che vede i giurati coinvolti per mesi nella lettura dei romanzi pervenuti alla Segreteria del Premio.
Tra le nuove iniziative, frutto della collaborazione con Venice Gardens Foundation, lanciate per l’edizione 2022 del premio Campiello, si distingue un nuovo riconoscimento rivolto “alle opere di narrativa, di saggistica e di poesia che siano connesse alla Natura intesa come entità vivente in armonia con il tutto”.
Il presidente della Fondazione Il Campiello e di Confindustria Veneto, Enrico Carraro, ha dichiarato nella conferenza stampa tenutasi a Milano che: “Il Campiello quest’anno compie i suoi primi 60 anni e la Fondazione sta lavorando per superare le classiche divisioni tra le arti. In un mondo fortemente diviso, prima dalla pandemia e poi dalla guerra, è importante coltivare la cultura e i valori che ci uniscono”.
Durante la conferenza stampa, inoltre, sono state confermate anche alcune partnership importanti. Per esempio con Pirelli, grazie alla quale è nato il Campiello Junior dedicato alla narrativa per ragazzi.
Da ricordare sono anche le collaborazioni con la Biennale di Venezia, con il CPM Music Institute di Franco Mussida, la Scuola di Cinema Carlo Mazzacurati con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e il Teatro Stabile del Veneto.
Durante l’estate si svolgerà il tour letterario che tradizionalmente impegna gli autori finalisti; farà tappa in diverse località italiane, tra cui: Roma, Civitavecchia, Parma, Vicenza, Cornuda, Bolzano, Teramo, Tricase, Gallipoli, Matera, Lido di Venezia, Cortina, Jesolo e Asiago.
Gli eventi conclusivi si svolgeranno a Venezia il 2 settembre con un evento dedicato ai giovani, il 3 settembre invece al Teatro La Fenice si annuncerà il vincitore del Premio Campiello 2022 scelto dalla Giuria dei Lettori.
Il Campiello è un celebre premio letterario istituito nel 1962 dalla famiglia Valeri Manera con lo scopo di ritagliare uno spazio nel mondo culturale italiano all’imprenditoria veneta.
Il nome si ispira alla commedia di Carlo Goldoni “Il campiello” che descrive la Venezia settecentesca di cui l’autore, meglio di ogni altro, rappresentò vizi e virtù descrivendo i personaggi di ogni ceto sociale per le calli ed i campielli, luogo di incontri sociali e scambi mercantili.
Fu Edilio Rusconi, all’epoca giurato in veste di giornalista, a dare il nome alla manifestazione letteraria sottolineandone il legame con la città. Iconograficamente il premio che consiste nella riproduzione in argento della cosiddetta vera da pozzo (la “balaustra di protezione chiusa attorno al foro di un pozzo”, n.d.r.) di San Trovaso nel sestiere di Dorsoduro a Venezia.
Nella sua storia il premio ha dato prova della validità delle sue scelte culturali segnalando all’attenzione del grande pubblico numerosi autori e romanzi che hanno segnato la storia della letteratura italiana, basti pensare che la prima edizione – svoltasi nell’isola di San Giorgio a Venezia nel 1963 – premiò Primo Levi per il suo “La Tregua”.
Oggi il Premio, ritenuto uno tra i più prestigiosi d’Italia nel panorama editoriale italiano, ha lo scopo di incentivare e diffondere “il piacere per la lettura nella consapevolezza che un premio trovi la sua massima ragion d’essere nel creare nuovi lettori”.
Con il passare del tempo la manifestazione si è andata arricchendo di altre iniziative e riconoscimenti finalizzati a coinvolgere un pubblico più vasto: tra di esse spicca sicuramente il premio Campiello Opera prima.
La trasparenza della selezione è garantita dalla presenza della doppia giuria. La giuria dei letterati è formata da critici letterari, scrittori ed intellettuali.
Il Presidente non deve far parte dell’ambiente letterario o editoriale, bensì deve essere una personalità rappresentativa del mondo culturale, artistico ed economico italiano. Alla Giuria dei Letterati spetta la scelta della cinquina finalista durante la riunione di selezione che si tiene tra maggio e giugno.
La Giuria dei Lettori, composta da trecento persone, cambia ogni anno e deve mantenere l’anonimato fino alla chiusura delle votazioni. Ogni giurato può partecipare a una sola edizione.
Lo spoglio delle schede della Giuria dei Lettori viene effettuato il giorno della cerimonia finale che alterna momenti d’intrattenimento musicale o teatrale. E’ un appuntamento molto esclusivo a cui si può accedere solo su invito, perché sono presenti le più alte cariche istituzionali del mondo dell’industria e dell’imprenditoria nazionale e personalità del mondo dello spettacolo e della cultura italiana.
Lo stesso giorno, della Cerimonia conclusiva, si tiene a Venezia la conferenza stampa di presentazione degli autori finalisti e del vincitore del riconoscimento Opera Prima per i romanzi di scrittori esordienti ed il Premio Campiello Giovani, riservato ai giovani tra i 15 e i 22 anni.
Tra i vincitori del premio Campiello ricorderemo Primo Levi, Giuseppe Berto, Giorgio Bassani, Mario Soldati, Carlo Sgorlon, Mario Rigoni Stern, Gesualdo Bufalino, Rosetta Loy, Antonio Tabucchi, Sandro Veronesi, Giuseppe Pontiggia e Margaret Mazzantini.
Ricordiamo che nel 2021 la vittoria è andata alla scrittrice Giulia Carminito con “L’acqua del lago non è mai dolce”.
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