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E.N.M. – Novità 2021 per il Microcredito imprenditoriale
Novità dal 01 gennaio 2021 per il «Microcredito», strumento finanziario gestito dall’Ente Nazionale Microcredito, ente pubblico non economico che la cui attività è incentrata sugli strumenti di microfinanza a livello nazionale ed internazionale.
In particolare, l’art. 1, comma 14-quinquies della legge di conversione del «Decreto Ristori» del 18 dicembre 2020, n. 176, pubblicata in Gazzetta ufficiale il 24 Dicembre 2020, ha innalzato la soglia dell’importo finanziabile ad euro 40.000 a partire dal 01 gennaio 2021, restando comunque invariato l’eventuale incremento di ulteriori 10 mila Euro attraverso la modalità di erogazione frazionata che consente ai soggetti beneficiari di ottenere un finanziamento complessivo massimo di 50.000 euro.
Vediamo di seguito le caratteristiche di questo strumento finanziario gestito dall’E.N.M..
Il Microcredito ha lo scopo di rispondere alle esigenze di inclusione finanziaria di piccoli imprenditori che presentano difficoltà di accesso al credito tradizionale. Non si tratta semplicemente di un prestito di piccolo importo, ma di un’offerta integrata di servizi finanziari e non finanziari.
Ciò che contraddistingue il Microcredito dal Credito ordinario è l’attenzione alla persona, che si traduce con l’accoglienza, l’ascolto e il sostegno ai beneficiari dalla fase pre-erogazione a quella post-erogazione, nonché la particolare attenzione prestata alla validità e alla sostenibilità del progetto.
Lo strumento del Microcredito, nella forma di “Microcredito Imprenditoriale”, si rivolge a tutti coloro che intendono avviare o potenziare un’attività di microimpresa o di lavoro autonomo e/o che hanno difficoltà di accesso al credito bancario (si precisa che non possono essere finanziati i soggetti protestati e/o con pregiudizievoli presso le centrali rischi interbancarie).
Soggetti beneficiari
– lavoratori autonomi (sia i professionisti iscritti agli ordini, sia i professionisti che hanno aderito alle associazioni professionali iscritte nell’elenco tenuto dal Ministero dello sviluppo economico ai sensi della legge 14 gennaio 2013, n. 4 e in possesso dell’attestazione rilasciata ai sensi della medesima legge n.4 del 2013) titolari di partita IVA da non più di 5 anni e con massimo cinque dipendenti;
– imprese individuali titolari di partita IVA da non più di 5 anni e con massimo cinque dipendenti;
– società di persone, società tra professionisti, srl semplificate, società cooperative titolari di partita IVA da non più di 5 anni e con massimo dieci dipendenti;
– le imprese devono aver avuto, nei tre esercizi antecedenti la richiesta di finanziamento o dall’inizio dell’attività, se di durata inferiore:
a) un attivo patrimoniale di massimo 300.000 euro,
b) ricavi lordi fino a 200.000 euro
c) livello di indebitamento non superiore a 100.000 euro;
I professionisti e le imprese devono operare nei settori ammissibili in base alle Disposizioni Operative del Fondo.
Le persone fisiche private non titolari di partita IVA non sono ammissibili alla garanzia del Fondo.
Spese ammissibili
– Acquisto di beni anche usati (incluse le materie prime necessarie alla produzione dei beni o servizi e le merci destinate alla vendita) o servizi connessi all’attività;
– Pagamento di retribuzioni di nuovi dipendenti soci lavoratori;
– Sostenimento dei costi per corsi di formazione aziendale volti ad elevare la qualità professionale e le capacità tecniche e gestionali del titolare o degli eventuali dipendenti o soci;
– Ripristino capitale circolante;
– Operazioni di liquidità (dietro presentazione di idonea documentazione comunque attestante la pertinenza all’operazione della spesa sostenuta);
– No ristrutturazione del debito.
Le spese ammissibili si intendono comprensive dell’IVA.
Caratteristiche del finanziamento
– Mutuo chirografario a tasso fisso intorno al 6%.
– Durata minima 24 mesi e massima 60 mesi, aumentati di 6 in caso di preammortamento (max 12 mesi).
– Importo max € 40.000,00, che possono diventare € 50.000,00 se le ultime 6 rate pregresse sono state pagate in maniera puntuale e se lo sviluppo del progetto finanziato risulta in linea con il raggiungimento dei risultati intermedi stabiliti dal contratto di finanziamento e verificati dalla Banca.
– non assistiti da garanzie reali in quanto coperti da Garanzia pubblica del Fondo di garanzia per le PMI (80% dell’importo finanziato); la Banca potrà richiedere ulteriori garanzie personali (non reali) solo relativamente alla parte non coperta dalla garanzia pubblica (20%).
– finalizzati all’avvio o allo sviluppo di iniziative imprenditoriali o all’inserimento nel mercato del lavoro;
– accompagnati dalla prestazione di servizi ausiliari di assistenza e monitoraggio dei soggetti finanziati.
Iter procedura
Il richiedente, deve recarsi in una delle Banche convenzionate con l’Ente Nazionale per il Microcredito qui troverete l’elenco aggiornato degli Istituti di Credito convenzionati e la documentazione da presentare per la richiesta di finanziamento.
Al momento della presentazione della domanda, se non indicato espressamente dal richiedente, verrà nominato un Tutor che lo assisterà per valutare la realizzabilità dell’idea imprenditoriale e per la redazione del Business Plan al fine dell’ottenimento della Garanzia da parte del Medio Credito Centrale, offrendo servizi ausiliari di assistenza e di monitoraggio per tutta l’intera durata del finanziamento.
La richiesta di accesso al Microcredito è gratuita fino all’atto di erogazione del finanziamento.
Per maggiori informazioni si invita a visitare il sito dedicato dell’E.N.M.
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