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Finanziaria 2021: novità per la misura «Resto al Sud»
Il 30 dicembre 2020 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 322 la Legge di Bilancio 2021 (L. n. 178/2020) riguardante il “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023”.
Il testo ha introdotto misure per:
- il rilancio delle imprese.
- il sostegno alle famiglie e ai lavoratori.
- l’implementazione delle politiche sociali.
- interventi mirati su sanità, scuola, università e ricerca, cultura, sicurezza, informazione, innovazione e trasporti.
Tra le novità di rilievo spicca quella riguardante l’aggiornamento della platea dei beneficiari della misura «Resto al Sud» gestita da Invitalia.
L’art.1 comma 170 ha elevato da 45 a 55 anni l’età massima dei soggetti richiedenti l’agevolazione, come da testo integrale di legge:
- All’alinea del comma 2 dell’articolo 1 del decreto-legge 20 giugno 2017, n. 91, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2017, n. 123, le parole: «45 anni» sono sostituite dalle seguenti: «55 anni».
Pertanto a partire dall’anno 2021, tale incentivo “a sportello” può essere concesso agli under 56.
Si ricorda che questa misura non è un bando e non prevede scadenze, né graduatorie. Le domande possono essere presentate fino a disponibilità dei fondi.
Di seguito si riportano alcuni punti salienti della misura:
«Resto al Sud» è l’incentivo che sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali o libero professionali nelle regioni del Mezzogiorno e nelle aree del Centro Italia colpite dai terremoti del 2016 e 2017.
L’incentivo si rivolge ad imprese costituite dopo il 21/06/2017 ed a liberi professionisti che non risultano titolari di partita IVA nei 12 mesi antecedenti la presentazione della domanda per lo svolgimento di un’attività analoga a quella proposta.
Le iniziative agevolabili possono riguardare i seguenti settori:
- turismo (alloggio, ristorazione, servizi) e servizi culturali e ricreativi;
- servizi alla persona;
- servizi per ambiente;
- servizi risparmio energetico ed energie rinnovabili;
- servizi alle imprese;
- manifatturiere e artigiane;
- trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, ad eccezione dei casi di cui all’articolo 1.1, lett. c), punti i) e ii) del Reg. UE n. 1407/2013;
Sono esclusi i settori della produzione primaria in agricoltura e, in generale, i settori esclusi dall’articolo 1 del Regolamento UE 1407/2013 oltre al commercio e alle libere professioni.
AGEVOLAZIONI
Le agevolazioni finanziarie concedibili sono:
– ciascun richiedente può ricevere un finanziamento fino ad un massimo di Euro 60.000,00 escluso Iva se esercita l’attività in forma individuale;
– se invece i richiedenti svolgeranno l’attività in forma societaria, sarà possibile richiedere fino a Euro 50.000,00 per ogni soggetto fino a un massimo di 200.000 euro.
– il finanziamento copre il 100% delle spese ammissibili ed è articolato nel modo seguente:
- il 50% a fondo perduto;
- il 50% sotto forma di finanziamento bancario a tasso zero, rimborsabile in 8 anni e con 24 mesi di pre-ammortamento, garantito all’80% dal Fondo Centrale di Garanzia per le PMI – sezione speciale.
Per maggiori informazioni si rinvia al sito internet di Invitalia.
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