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Fri-Tur, l’incentivo che sostiene e potenzia le strutture ricettive
Dal 1° luglio 2024 partirà l’incentivo FRI-Tur (Fondo Rotativo Imprese) rivolto a sostenere imprese ed investimenti di sviluppo nel turismo. La misura è rivolta alle strutture ricettive nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), Misura M1C3 investimento 4.2.5. L’avviso n. 13142 è stato pubblicato in data 11 maggio 2024 sul portale del Ministero del Turismo. La gestione dell’incentivo è affidata ad INVITALIA
Risorse disponibili
Le risorse messe a disposizione ammontano a circa 780 milioni di euro di cui 600 milioni di euro di finanziamenti agevolati concessi da Cassa Depositi e Prestiti che attiva ulteriori finanziamenti pari a 600 milioni di euro concessi dagli istituti di credito aderenti alla Convenzione firmata dal Ministero del Turismo, Associazione Bancaria Italia e Cassa Depositi e Prestiti. Il 50% delle risorse è da intendersi destinato alla riqualificazione energetica, il 40% della dotazione destinata al contributo diretto della spesa è destinata alle imprese con sede nel Mezzogiorno, e più precisamente: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Soggetti destinatari
I soggetti destinatari del Fondo FRI-Tur sono imprese ricettive del comparto turistico, e più precisamente alberghi, agriturismi, strutture all’aria aperta, stabilimenti termali e balneari, imprese del settore congressuale e fieristico, porti turistici, parchi tematici (ad es. parchi acquatici e faunistici). I soggetti in questione devono essere regolarmente iscritti al Registro Imprese della Camera di Commercio e negli specifici albi di riferimento.
Linee d’intervento
Il Fondo FRI-Tur prevede il miglioramento del settore turistico per aumentarne la sua competitività anche a livello internazionale, attraverso l’innalzamento della qualità dell’offerta e dei servizi. Il Fondo prevede finanziamenti per interventi finalizzati ad ottenere maggiore sostenibilità, ammodernamento ed efficientamento energetico. Numerose le spese ammissibili, tra le quali le seguenti:
- digitalizzazione
- acquisto/rinnovo di arredi
- riqualificazione antisismica ed energetica
- eliminazione di barriere architettoniche
- manutenzione straordinaria
- realizzazione di piscine termali, suolo aziendale e fabbricati
- macchinari, impianti e attrezzature
Gli interventi dovranno essere portati a termine entro il 31 dicembre 2025 ed essere conformi alle normative ambientali nazionali ed europee; l’importo degli investimenti deve partire da un minimo di 500mila euro e fino ad un massimo di 10 milioni di euro.
Tipologia di incentivo
Le forme di incentivo previste sono di due tipi, il contributo diretto alla spesa – fino al 35% delle spese ammissibili – e il finanziamento agevolato, con durata tra i 4 e i 15 anni e tasso nominale annuo dello 0,5. Al finanziamento agevolato, come riportato nel bando, dev’essere associato un “finanziamento bancario a tasso di mercato di pari importo e durata”.
Cumulabilità
Gli incentivi sopra indicati, non possono cumularsi con quelli previsti dall’art.1 del Decreto-Legge 6 novembre 2021, n. 152. E’ vietato il cumulo, per gli stessi interventi, anche con altri contributi, sovvenzioni e agevolazioni di carattere pubblico.
Termini di presentazione
Sarà possibile presentare le domande a partire dalle ore 12 del 1° luglio 2024 e fino alle ore 12 del 31 luglio 2024.
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