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Il nuovo âDecreto Ristori bisâ può ritenersi equo e sufficiente?
Con comunicato stampa n. 249 del 6 novembre 2020 il Ministero delle Finanze ha dato notizia che a soli 9 giorni dallâemanazione del âDecreto Ristoriâ, lâAgenzia delle Entrate ha giĂ emesso i primi mandati di pagamento per accreditare il contributo a fondo perduto agli operatori economici interessati dalle misure di contenimento della seconda ondata Covid. Ha riferito anche che sono stati disposti i bonifici in favore di piĂš di 211 mila imprese, per un totale di oltre 964 milioni di euro.
Non si può non plaudire per la tempestività di tali interventi, in un periodo di difficoltà e di preoccupazioni, per tutte le attività colpite dalla chiusura, totale o parziale, interessate dalle misure di contenimento della nuova diffusione del virus.
LâItalia è stata divisa in fasce e le Regioni segnalate con i colori giallo, arancione e rosso in base alla gravitĂ di possibile penetrazione del virus in quelle aree.
La nuova circolare indirizzata ai Prefetti prevede la possibilitĂ di disporre la chiusura di strade o piazze nei centri urbani, dove si possono creare situazioni di assembramento, giĂ precedentemente prevista dopo le ore 21.00, viene espressamente estesa allâintero arco della giornata o comunque a specifiche fasce orarie non predeterminate, sempre fatta salva la possibilitĂ di accesso, e deflusso, agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private.
Le nuove misure, introdotte dal âDecreto Ristori bisâ, prevedono interventi di ulteriori aiuti a favore di imprese e famiglie. Ma possono ritenersi eque e sufficienti?
Da quanto si dirĂ appresso sembra proprio di sĂŹ.
Il âDecreto Ristori Bisâ, si legge sul sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri interviene con un ulteriore stanziamento di risorse, destinato al ristoro delle attivitĂ economiche interessate, direttamente o indirettamente, dalle restrizioni disposte a tutela della salute, al sostegno dei lavoratori in esse impiegati, nonchĂŠ con ulteriori misure connesse allâemergenza in corso.
Quello che rileviamo con interesse è il capitolo intitolato âIstituzione di un fondo per nuovi contributiâ. Ă stato previsto, infatti, un nuovo fondo per compensare le attivitĂ delle Regioni che potrebbero venire interessate da future misure restrittive, per erogare futuri contributi in modo automatico.
La nuova circolare indirizzata ai Prefetti prevede la possibilitĂ di disporre la chiusura di strade o piazze nei centri urbani anche per lâintero arco della giornata, allo scopo di limitare quelle occasioni di concentrazione e aggregazione di persone, come indicato innanzi e meglio precisato nella circolare del 7 dicembre 2020.
Per le attivitĂ commerciali e di servizi esercitate in strade o piazze âchiuseâ, quali interventi di aiuto sono previsti nellâultimo âDecreto Ristori bisâ?
Possono queste attivitĂ (chiuse) rientrare nelle misure agevolative?
Da quanto è dato leggere a tuttâoggi, e se prevale un principio di ragionevolezza ed equitĂ , pare proprio di sĂŹ.
Occorrono chiarimenti per capire se e come le Regioni possono accedere a tali ulteriori fondi, nel caso venissero interessate da nuove misure restrittive, anche se solo parziali
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