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La dematerializzazione delle quote di partecipazione nelle PMI: una nuova opportunità per le s.r.l.

Giornalista.
Dottore Commercialista - Revisore legale dei conti
Tutor Ente Nazionale Microcredito
Direttore responsabile testata giornalistica "Quasimezzogiorno"

La Legge 5 marzo 2024, n. 21, meglio nota come “Legge Capitali“, introduce importanti novità per il mondo delle piccole e medie imprese (PMI) italiane costituite in forma di società a responsabilità limitata (s.r.l.), promuovendo la dematerializzazione delle quote di partecipazione. Questo nuovo regime offre alle PMI s.r.l. la possibilità di accedere a un mercato del capitale più dinamico e flessibile, favorendo al contempo la riduzione dei costi amministrativi e di gestione legati alle partecipazioni societarie.

Un cambiamento epocale: la dematerializzazione delle quote

La dematerializzazione delle quote di partecipazione, già introdotta per le Startup innovative nel 2012 e successivamente estesa alle PMI innovative nel 2015, è ora applicabile anche alle S.r.l. PMI, grazie alla Legge Capitali. Come previsto dall’articolo 3 della legge, le quote possono essere trasferite attraverso scritturazioni informatiche gestite da intermediari finanziari, eliminando la necessità di documenti cartacei e atti notarili per il trasferimento delle partecipazioni.

Si tratta di una novità di rilievo che, come sottolinea il documento del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti, permette di abbandonare i tradizionali processi di trasferimento basati sull’iscrizione notarile e sull’intervento del Registro delle Imprese, sostituendoli con un più rapido e snello “giro conto” gestito dagli intermediari. Tuttavia, va ricordato che la dematerializzazione delle quote comporta anche nuovi obblighi per le società che decidono di adottare questo sistema.

Obblighi e condizioni per le PMI s.r.l.

Tra i principali obblighi introdotti dalla dematerializzazione forte, le s.r.l. PMI devono ripristinare l’obbligo di tenuta del libro soci, uno strumento ormai caduto in disuso per molte aziende. Le quote emesse in forma scritturale richiedono un costante aggiornamento del libro soci entro 30 giorni dal trasferimento delle partecipazioni. Per le PMI s.r.l. che non optano per la dematerializzazione, ma che si avvalgono di regimi di trasferimento tradizionali, l’obbligo di aggiornamento rimane invariato.

Questa nuova regolamentazione trova applicazione anche alle società che utilizzano piattaforme di equity crowdfunding per raccogliere capitali dal pubblico. In tal caso, le PMI possono beneficiare di una “dematerializzazione impropria”, un regime che facilita ulteriormente la circolazione delle partecipazioni, pur mantenendo alcune caratteristiche del sistema tradizionale.

Una sfida per la competitività

Secondo il rapporto del Consiglio Nazionale dei Commercialisti, il nuovo sistema si propone di incentivare l’accesso delle PMI ai mercati dei capitali, riducendo le barriere amministrative e agevolando la raccolta di fondi attraverso canali innovativi come il crowdfunding. Si tratta di un passo avanti significativo per le PMI italiane, che spesso faticano ad attrarre investitori a causa delle complessità burocratiche e dei costi associati alla gestione delle partecipazioni.

Normativa vigente e prospettive future

La dematerializzazione delle quote è regolata dagli articoli 83-bis e seguenti del Testo Unico della Finanza (TUF), come integrati dalla Legge 21/2024, che ha introdotto un quadro normativo moderno e orientato alla digitalizzazione. Per le PMI che decidono di avvalersi di questa opportunità, si aprono nuovi scenari di crescita, competitività e maggiore trasparenza nella gestione delle partecipazioni.

In conclusione, la dematerializzazione delle quote delle s.r.l. PMI rappresenta una novità di grande impatto che potrebbe rivoluzionare il mercato delle piccole e medie imprese italiane. Tuttavia, restano da affrontare alcune sfide legate all’implementazione pratica del nuovo regime e al necessario adattamento delle strutture societarie, che dovranno farsi trovare pronte per gestire al meglio questa transizione verso una gestione sempre più digitale e automatizzata delle partecipazioni.

Per un maggiore approfondimento dell’argomento si rinvia al documento della Fondazione Nazionale Commercialisti di seguito allegato:

 Le s.r.l. PMI deroghe al diritto societario e novità introdotte dalla legge Capitale

Daniele Orilia
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