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La formula della “Strategia Fluida” per Imprenditori e Professionisti

Revisore legale dei conti, Mediatrice, Coach e Counselor.
Esperta in Comunicazione e ascolto efficace.
Ideatrice dell’Industria dell’Esperienza: www.industriadellesperienza.it

Oggi è comune sentir parlare di “strategia” per superare sfide, sia personali che professionali. Possedere una strategia è come avere una mappa che consente di arrivare alla meta con maggiore velocità e precisione. Tuttavia, in un mondo sempre più complesso e mutevole, affidarsi a una strategia rigida può limitare l’innovazione e ridurre la capacità di risposta alle sfide impreviste. È qui che entra in gioco la “strategia fluida,” una modalità che permette di affrontare le sfide con creatività e adattabilità, puntando sull’intuizione, sull’apertura mentale e sulla capacità di sintesi.

Strategia Rigida e Strategia Fluida: differenze chiave

La strategia rigida è costruita su obiettivi organizzati in modo ordinato, spesso basati su schemi ripetibili e predeterminati. Questo tipo di strategia offre stabilità, ma rischia di restare intrappolata in modelli fissi, rendendo chi la adotta simile a un esecutore automatico incapace di adattarsi ai cambiamenti imprevisti.

Al contrario, la strategia fluida o stratagemma è un approccio dinamico che si adatta al momento, utilizzando intuizione e spirito d’osservazione per trasformare incertezze e ostacoli in opportunità di crescita. Non si limita a trovare scorciatoie, ma genera valore attraverso la capacità di innovare e adattarsi in tempo reale.

È possibile sintetizzare la strategia fluida nella seguente formula matematica:

Strategia Fluida = Creatività + (Esperienza × Flessibilità)

Qui la creatività rappresenta il punto di partenza, mentre l’esperienza moltiplicata per la flessibilità rende la strategia adattabile e dinamica, alimentando un miglioramento continuo. La creatività guida l’innovazione, l’esperienza aggiunge concretezza, la flessibilità consente di modificare l’approccio quando necessario.

La Strategia Fluida non è un dono naturale

Contrariamente a quanto si possa pensare, adottare una strategia fluida non è un talento innato, bensì il frutto di uno studio costante, di pratica e di esperienza. La capacità di trovare percorsi indiretti e di agire con inventiva richiede esercizio continuo e una crescita personale costante, in linea con i principi del Kaizen. È solo con dedizione e un’apertura alla trasformazione che si sviluppano le abilità necessarie per una strategia veramente fluida e creativa.

Spontaneità e Strategia: un connubio possibile

Alcuni potrebbero obiettare che adottare una strategia rischi di limitare la spontaneità, senza considerare che quella che comunemente definiamo “spontaneità” è in realtà il risultato di esperienze e apprendimenti consolidati nel tempo. Questa apparente naturalezza non è altro che l’espressione di un processo di acquisizione progressivo, dove conoscenze e abilità, praticate e affinate, si accumulano e si trasformano in risposte che sembrano immediate e autentiche. In altre parole, ciò che oggi richiede uno sforzo consapevole può, con il tempo e la pratica, diventare spontaneo domani.

Essere spontanei, quindi, non significa rinunciare alla strategia, ma saper bilanciare ciò che è innato con ciò che si acquisisce.

In conclusione, il professionista o imprenditore che adotta una strategia fluida non è un manipolatore né un semplice esecutore di tecniche rigide. È qualcuno che, grazie al miglioramento continuo e alla consapevolezza di sé, ha sviluppato la capacità di adattarsi, evolversi e affrontare le sfide con audacia, astuzia e abilità. Questo approccio gli permette di unire l’intuizione creativa alle competenze acquisite, generando soluzioni innovative applicabili a situazioni concrete.

Emerge così una nuova figura, un “individuo di nuova specie,” che non solo affronta il mondo, ma lo modella, trasformando ogni sfida in un’opportunità.

Patrizia Bonaca
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