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Per il bonus asilo c’è tempo fino al 31 dicembre
Dal 2020 il rimborso delle spese per l’asilo per i bimbi fino a 3 anni di età può essere richiesto fino a un massimo di 3.000 euro entro il 31 dicembre 2023 e secondo l’ordine di presentazione della domanda, da presentare online o tramite patronati, nel limite di spesa di 564,8 milioni di euro.
L’importo varia in base dell’ISEE minorenni riferito al minore, in corso di validità, e va da un minimo di 1.500 euro a un massimo di 3.000 euro come segue:
- ISEE minorenni fino a 25.000 euro – budget annuo 3.000 euro (importo massimo mensile erogabile 272,73 euro per 11 mensilità).
- ISEE minorenni da 25.001 euro fino a 40.000 euro – budget annuo 2.500 euro (importo massimo mensile erogabile 227,27 per 11 mensilità).
- ISEE minorenni da 40.001 euro- budget annuo 1.500 euro (importo massimo mensile erogabile 136,37 per 11 mensilità).
In assenza dell’indicatore valido o qualora il bonus sia richiesto dal genitore che non fa parte del nucleo familiare del minorenne, verrà conteggiata la rata spettante in misura non superiore a 1.500 euro annui. Se poi sarà presentato l’ISEE valido, l’importo verrà maggiorato a partire dalla data della comunicazione.
Per avere il bonus bisogna documentare le spese sostenute per le rette pagate da gennaio a dicembre e se non presentate al momento della compilazione della domanda sarà possibile provvedervi entro il termine massimo del 31 luglio 2024.
Il rimborso potrà essere fatto solo dopo aver presentato le ricevute di pagamento della retta dell’asilo.
Le ricevute di pagamento devono contenere:
- L’indicazione della denominazione dell’asilo con la partita IVA;
- l’indicazione del codice fiscale del minore;
- l’indicazione del mese della retta pagata;
- l’indicazione degli gli estremi del pagamento o la quietanza di pagamento;
- l’indicazione del nome del genitore che ha sostenuto la spesa.
Il rimborso delle spese sostenute per l’asilo sarà effettuato direttamente dall’INPS con le modalità di pagamento indicate nella domanda a mezzo bonifico domiciliato, accredito su conto corrente bancario o postale, libretto postale o carta prepagata.
Per la presentazione delle domande si rinvia a quanto precisato dall’INPS nel messaggio del 2 marzo 2023.
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