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Polizza rischi catastrofali: termine al 31 marzo 2025
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L’obbligo di assicurare la copertura dei danni derivanti da eventi catastrofici e calamità naturali è stato introdotto dall’articolo 1, commi da 101 a 111, della legge di Bilancio 2024 (Legge n. 213/2023), poi differito con il Decreto Milleproroghe (D.L. 207/2024) al 31 marzo 2025.
La nuova normativa si applica a tutte le imprese (commercianti, artigiani, industriali) sia con sede legale in Italia, che ad imprese con sede legale all’estero ma con stabile organizzazione in Italia, tenute all’iscrizione in Camera di Commercio.
Sotto il profilo oggettivo l’obbligo di assicurare:
– riguarda i beni individuati dall’art. 2424 comma 1 del codice civile, che sono le immobilizzazioni materiali ammortizzabili rinvenibili nella sezione dell’Attivo dello stato patrimoniale, voce B-II, n. 1, 2 e 3, vale a dire terreni e fabbricati; impianti e macchinari; attrezzature industriali e commerciali;
– copre i danni direttamente cagionati da calamità naturali ed eventi catastrofali verificatisi sul territorio nazionale.
La norma specifica la tipologia di evento di danno qualificante il sinistro assicurabile, elencando nominativamente i sismi, le alluvioni, le frane, le inondazioni e le esondazioni.
La stipula dell’assicurazione in oggetto è obbligatoria e dell’inadempimento a detto obbligo si deve tener conto almeno “nell’assegnazione di contributi, sovvenzioni o agevolazioni di carattere finanziario a valere su risorse pubbliche”, anche con riferimento a quelle previste in occasione di eventi calamitosi e catastrofali.
Quali soggetti sono esclusi da questo adempimento:
- le imprese agricole ex art. 2135 c.c., per le quali opera il Fondo mutualistico nazionale per la copertura dei danni catastrofali meteoclimatici, istituito dall’art. 1 comma 515 ss. della L. 234/2021.
- le imprese i cui beni immobili risultino gravati da abuso edilizio o costruiti in carenza delle autorizzazioni previste, ovvero gravati da abuso sorto successivamente alla data di costruzione;
- i professionisti (avvocati, medici, architetti, ecc.).
Proroga:
La legge di conversione del Milleproroghe ha previsto un rinvio per le sole imprese della pesca e dell’acquacoltura, che dovranno adeguarsi entro il 31 dicembre 2025.
L’importo annuale della polizza da pagare varia a seconda delle dimensioni delle imprese e dei beni da assicurare e si aggira intorno ai 200,00 euro per una piccola impresa con pochi beni mentre raggiunge gli 800,00 euro per una media impresa con maggiori beli da assicurare. In ogni caso per stabilire l’importo preciso da pagare occorrerà richiedere preventivo personalizzato specificando i beni da assicurare.
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