1 FEBBRAIO. DICHIARAZIONE IVA. Dal 1 Febbraio è possibile presentare la dichiarazione IVA 2025 relativa allâanno dâimposta…
Con il sistema del prezzo-valore si pagano meno tasse sugli acquisti degli immobili
I tassi dâinteresse stanno aumentando e incideranno anche sui mutui bancari. La presidente Lagarde ha anticipato che a marzo ci sarĂ un ulteriore aumento del 0,5%.
Per chi ha in mente di acquistare un immobile è il caso di affrettarsi perchÊ il ribasso dei tassi, non sono previsti a breve periodo.
Per chi aveva giĂ stipulato un mutuo a tasso fisso oggi sta usufruendo di una rata con interessi bassissimi, intorno al 1%, ma è ancora possibile stipulare un mutuo con tasso conveniente. Negli anni ottanta un mutuo era gravato dâinteressi al 18-22% per poi calare nei primi anni 2000 tra il 4-5%. Oggi i mutui a tasso fisso per lâacquisto della prima casa si stipulano con un interesse intorno al 4%.
Vi è certamente da considerare che oltre lâesborso finanziario iniziale vi è poi la rata mensile da pagare e nel tempo diventa un costo mensile per le famiglie anche se, in taluni casi, il costo mensile sostenuto per la rata di mutuo, può coincidere con il costo da sostenere per il pagamento del canone di locazione, se addirittura non essere inferiore.
Quel che conta veramente, per la stipula di un mutuo immobiliare, è la piena volontà /necessità di acquistare un immobile per avere una casa in proprietà .
Quali asse bisogna pagare per lâacquisto di un immobile?
Quando si acquista da un privato, senza le agevolazioni âprima casaâ lâacquirente dovrĂ pagare:
- lâimposta di registro proporzionale del 9%;
- lâimposta ipotecaria fissa di 50 euro;
- lâimposta catastale fissa di 50 euro.
Con le agevolazioni âprima casaâ le imposte si riducono di molto e si pagherĂ :
- imposta di registro proporzionale nella misura del 2% (anzichĂŠ del 9%);
- imposta ipotecaria fissa di 50 euro;
- imposta catastale fissa di 50 euro.
Il sistema del prezzo-valore
Il legislatore, al fine di evitare dichiarazioni non veritiere e contenzioso con gli organi giurisdizionali tributari, ha disposto che nellâatto di acquisto di un immobile è possibile inserire espressa richiesta, di volersi avvalere del sistema âprezzo-valoreâ, ovvero di poter indicare lâimporto, sul quale calcolare le imposte, determinato in maniera oggettiva; senza possibilitĂ che, poi, lâAgenzia delle Entrate possa accertare un valore diverso da quello dichiarato dallâacquirente e richiedere imposte suppletive.
Il prezzo-valore lo si può richiedere esclusivamente per lâacquisto di fabbricati di civile abitazione e relative pertinenze.
Il meccanismo del prezzo-valore si applica, per le compravendite non soggette a Iva, anche quando si acquista con i benefici âprima casaâ.
Per determinare il prezzo-valore occorre la rendita catastale
La rendita catastale si moltiplica per 5% (effetto rivalutazione) e la si moltiplica per il coefficiente 110.
Quindi il valore catastale âprima casaâ sarĂ uguale a rendita catastale x 1,05 x 110
Esempio di calcolo dellâimposta di registro.
Supponiamo che unâabitazione acquistata con i benefici âprima casaâ, abbia una rendita catastale di 900 euro e il corrispettivo pagato sia di 200.000 euro.
Se si richiede lâapplicazione della regola del prezzo-valore, la base imponibile su cui applicare lâimposta di registro del 2% è pari a: 900 x 1,05 x 110 = 103.950 euro.
Pertanto, lâimposta di registro dovuta sarĂ di 2.079 euro (103.950 x 2%).
Se non si richiede la regola del prezzo-valore, lâimposta si calcola sul valore di cessione (200.000 euro) e sarĂ di 4.000 euro (200.000 x 2%).
Vi possono essere anche casi in cui non è conveniente richiedere lâapplicazione del âprezzo-valoreâ. Questo può capitare per vecchi immobili e principalmente nelle zone rurali, dove i valori di mercato degli immobili sono svalutati e il valore catastale risulti superiore al prezzo di vendita. In questo caso nellâatto risulta conveniente indicare il prezzo reale dellâimmobile.
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