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Credito d’Imposta 4.0 e Mezzogiorno cumulabili

Commercialista - Revisore legale dei Conti
Giornalista pubblicista
Gestore della Crisi da sovraindebitamento
Consulente Bancario
E-mail: mariaantonellapera@gmail.com

Credito Imposta Cumulabilità

È possibile cumulare il credito d’imposta 4.0 (fino al 40%) con il Credito d’Imposta per il Mezzogiorno (fino al 45%), arrivando, quindi, ad un’agevolazione totale dell’85%. Richiamiamo, di seguito, i dettagli dei due benefici fiscali:

CREDITO D’IMPOSTA 4.0.

Per le imprese che investono in beni strumentali nuovi, anche in leasing, che favoriscono i processi di trasformazione tecnologica e/o digitale in chiave industria 4.0, sono previste due diverse aliquote:

  • credito d’imposta fino al 40% per acquisti sotto i 2,5 milioni di euro;
  • credito d’imposta fino al 20% per acquisti sopra i 2,5 milioni e fino a 10 milioni di euro.

Per usufruire del credito d’imposta, il nuovo bene strumentale deve essere acquistato e “connesso” ai sistemi aziendali entro il 31.12.2020, oppure entro il 30.06.2021, a patto che l’ordine di pagamento di almeno il 20% sia stato effettuato entro il 31.12.2020. Inoltre, il bene in oggetto deve disporre di una perizia tecnica semplice (rilasciata da un ingegnere o da un perito industriale iscritti nei rispettivi albi professionali), o un certificato/attestato di conformità (rilasciato da un ente di certificazione accreditato), da cui risulti che il bene possieda caratteristiche tecniche tali da includerlo rispettivamente negli elenchi di cui agli Allegati A e B (annessi alla legge n. 232 del 2016) e sia interconnesso al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura.

Le aziende, che vogliono avvalersi di questo credito d’imposta, sono tenute ad effettuare una comunicazione al MISE e presentare all’Agenzia delle Entrate un’apposita comunicazione nella quale indicare i dati degli investimenti agevolabili e il credito d’imposta del quale è richiesta l’autorizzazione alla fruizione.

CREDITO D’IMPOSTA PER IL MEZZOGIORNO.

Per imprese con sede produttiva in Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia o Sardegna, oppure in Molise o Abruzzo (ma con un’aliquota minore), che investono in beni strumentali nuovi acquistati entro il 31.12.2021, sono previste tre diverse aliquote:

  • 25% per le grandi imprese;
  • 35% per le medie imprese;
  • 45% per le piccole imprese.

Gli investimenti devono essere correlati ad un progetto per un nuovo sito produttivo, oppure, relativamente ad un sito già esistente, per l’ampliamento o l’aumento della capacità produttiva.
Il limite massimo di investimento ammissibile è 3 milioni di euro per le piccole imprese e di 10 milioni di euro per le medie imprese. L’agevolazione, inoltre, è cumulabile con altre misure, come: la Nuova Sabatini, Macchinari Innovativi, Credito d’imposta 4.0.

Maria Antonella Pera
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