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Il professionista: da esperto ad imprenditore giocoliere!
Nel panorama professionale odierno, l’immagine del tradizionale professionista sta subendo una trasformazione sostanziale. Non più limitato al mero esercizio delle proprie competenze tecniche, il professionista “di nuova specie” sta abbracciando sempre di più un ruolo imprenditoriale nella gestione dei servizi offerti e nella conduzione dello studio.
Questa evoluzione riflette una serie di cambiamenti socio economici e culturali che stanno ridefinendo il modo in cui il lavoro è concepito e svolto.
In passato, il professionista si identificava principalmente come esperto nel proprio campo di competenza. La sua attenzione era focalizzata sulla perfezione delle sue abilità tecniche e sulla soddisfazione dei bisogni diretti dei suoi clienti. Tuttavia, con il passare del tempo e l’aumento della concorrenza, questa prospettiva è stata ampliata. Oggi, il professionista è chiamato a essere non solo un esperto nel proprio settore, ma anche un imprenditore. Questo significa sviluppare competenze di leadership, di gestione del tempo, di comunicazione e gestione delle risorse umane. È importante creare un ambiente di lavoro positivo e collaborativo, in cui ogni membro del team si senta valorizzato e motivato a dare il meglio.
È necessario avere una visione d’insieme e adottare un approccio proattivo nell’affrontare le sfide e sfruttare le opportunità che si presentano.
Un aspetto cruciale della trasformazione del professionista in imprenditore è la gestione dei servizi offerti. Non basta più essere bravi nel proprio mestiere! Occorre fornire un’esperienza complessiva di alta qualità che soddisfi le esigenze e le aspettative sempre più elevate dei clienti. Questo può includere la personalizzazione del servizio di consulenza (on-line oppure in presenza), la tempestività e la rintracciabilità nonché la garanzia di un servizio di risposta rapida e una gestione efficace delle richieste dei clienti.
Un altro elemento chiave nell’evoluzione del professionista verso un ruolo imprenditoriale è l’adozione e l’adattamento alle nuove tecnologie e alle dinamiche del mercato. Con l’avvento della digitalizzazione, i professionisti devono essere in grado di utilizzare efficacemente strumenti e piattaforme digitali per migliorare l’efficienza operativa, raggiungere nuovi clienti e offrire servizi innovativi. Ciò richiede una continua formazione e un’apertura alla sperimentazione di nuovi strumenti e approcci.
Inoltre, i professionisti stanno sempre più riconoscendo il valore della creazione di partnership e reti di collaborazione con altri professionisti e aziende complementari. Questo consente loro di offrire una gamma più ampia di servizi e competenze ai propri clienti, nonché di accedere a risorse e opportunità che altrimenti potrebbero essere al di fuori della loro portata.
La collaborazione può anche favorire lo scambio di conoscenze e l’innovazione attraverso lo scambio di idee e best practice.
Infine, la gestione dello studio comporta la gestione delle risorse finanziarie, la pianificazione strategica e la gestione dei processi operativi. È essenziale avere una solida comprensione degli aspetti finanziari e amministrativi dell’attività, nonché la capacità di prendere decisioni basate dai dati.
In conclusione, gestire tutti questi aspetti richiede una vera abilità da parte del professionista, che si trova a dover agire come un abile giocoliere, bilanciando con precisione le diverse sfere del proprio lavoro. Tuttavia, proprio come il giocoliere che pratica costantemente per perfezionare le proprie abilità, anche il professionista può affrontare questa sfida con determinazione, impegno e un costante desiderio di miglioramento. È solo attraverso questo equilibrio dinamico che può mantenere il proprio lavoro in piedi, soddisfacendo le esigenze dei clienti, coltivando un ambiente di lavoro positivo e contribuendo al benessere della società nel suo complesso.
Con questo articolo si conclude una serie di contributi dedicati all’evoluzione del professionista “di nuova specie”. Attraverso questo percorso, abbiamo esplorato l’importanza dell’integrazione delle competenze trasversali (soft skills) con quelle tecniche e informatiche, evidenziando la progressiva trasformazione del professionista in imprenditore. Speriamo che questa serie di articoli abbia fornito spunti utili e ispirazione per coloro che aspirano a crescere e adattarsi nel mondo sempre mutevole del lavoro professionale.
Di seguito gli articoli precedenti:
- Professionista di nuova specie
- Creatività e Pensiero laterale
- L’approccio al Problem solving umanistico
- Sviluppo delle competenze umanistiche
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