Il DL 7 maggio 2024, n. 60, noto come decreto "Coesione" entrato in vigore l’8.5.2024, giorno…
In arrivo il Decreto «Ristori Quinquies»
Nuovi indennizzi e Rottamazione Cartelle.
Il governo si appresta a varare il decreto “Ristori Quinquies” ribattezzato con il nome “Salva Imprese“, che conterrà nuove misure dedicate a tutte le categorie colpite dalle chiusure e dalle restrizioni. Di seguito le principali novità attese.
ROTTAMAZIONE CARTELLE E SALDO E STRALCIO.
Indiscrezioni parlano di una “sospensione ponte” di almeno altri due mesi. In un secondo momento, dovrebbe essere confermata, poi, la rottamazione delle cartelle esattoriali ed il saldo e stralcio dei carichi non più esigibili. Rispetto a questa seconda fase di messa in sicurezza, si prospetta anche l’ipotesi di allungare i tempi di prescrizione, per consentire la notifica delle nuove cartelle datate 2021, che si andrebbero così a sommare a quelle in arrivo nel 2020, producendo conseguenze drammatiche per i contribuenti.
AIUTI ECONOMICI E CREDITI D’IMPOSTA.
L’andamento cromatico delle Regioni non sarà più il presupposto per il riconoscimento dell’indennizzo. La concessione del bonus sarà legato soltanto all’effettiva contrazione di fatturato registrata a causa della pandemia. Aiuti economici e crediti d’imposta saranno, quindi, estesi alle attività che avranno registrato un calo di fatturato indipendentemente dall’andamento epidemiologico della regione di appartenenza. Si amplia, come auspicato da più parti, il riferimento temporale per calcolare le perdite. Si terrà conto del primo semestre del 2020, superando il criterio “puntuale” basato sulla differenza di fatturato tra aprile 2019 e aprile 2020.
BONUS 1.000 EURO PER AZIENDE ED IMPRENDITORI DANNEGGIATI.
Nel nuovo provvedimento è introdotto un bonus, erogato dall’INPS, del valore di 1.000 euro, per aziende e imprenditori colpiti dall’emergenza Covid-19. L’indennizzo è destinato a lavoratori autonomi con partita IVA e liberi professionisti. Per ottenere il bonus bisognerà soddisfare i seguenti requisiti:
- partita IVA da almeno 3 anni;
- reddito annuo fino a 50.000 Euro;
- regolarità della posizione contributiva;
- calo di fatturato, almeno del 33%, rispetto all’anno precedente.
FONDO PERDUTO PER LIBERI PROFESSIONISTI.
È esteso il beneficio dei contributi a fondo perduto anche alle professioni ordinistiche. Le partite IVA, secondo le prime anticipazioni, per accedere al contributo devono aver subito, a causa della pandemia, una perdita di fatturato del 33% nell’ultimo semestre.
MODALITA’ DI ACCESSO.
Il decreto “Ristori Quinquies” si pone l’obiettivo di porre rimedio ai più evidenti limiti che hanno connotato il meccanismo dei ristori. In sintesi, le nuove modalità di accesso al fondo perduto 2021 presupporranno:
- aiuti aperti a tutte le partite IVA;
- l’estensione anche ai liberi professionisti iscritti alle casse di previdenza private;
- il superamento dell’andamento cromatico della Regione in cui si esercita l’attività come presupposto del beneficio all’indennizzo;
- l’abbandono dell’elenco dei codici ATECO per l’individuazione dei beneficiari. Sarà sufficiente dimostrare la contrazione del fatturato;
- l’ampliamento del periodo di riferimento, per dimostrare la perdita di fatturato, ai primi 6 mesi del 2020 e non più della differenza puntuale tra il mese di aprile 2020 e 2019.
CASSA INTEGRAZIONE ED AMMORTIZZATORI SOCIALI.
Le misure sulla cassa integrazione del “Ristori” si andranno ad aggiungere a quanto già previsto dalla legge di Bilancio 2021, ovvero, la proroga per ulteriori 12 settimane richiedibili dal 1° gennaio al 31 marzo e fino al 30 giugno 2021 per la cassa integrazione in deroga. Parte dell’onere sarà a carico dell’azienda. Con il quinto Ristori potrebbero arrivare, quindi, altre 18 settimane di CIG in deroga per i settori maggiormente colpiti dalla pandemia economica.
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