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Nuovi sostegni per l’Autoimpiego: opportunità per i giovani under 35

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Con il recente decreto Coesione, convertito in legge il 25 luglio 2024, il governo italiano ha introdotto misure significative a supporto dei giovani imprenditori in difficoltà, con l’obiettivo di rilanciare l’occupazione giovanile e favorire la creazione di nuove attività imprenditoriali. Questi interventi, mirati a chi ha meno di 35 anni, sono particolarmente rivolti ai giovani che si trovano in condizioni di svantaggio economico e sociale, in un contesto economico che continua a essere segnato dalle difficoltà post-pandemia.

Le misure per il Centro-Nord e il Mezzogiorno

Due sono le principali iniziative previste: “Autoimpiego Centro-Nord Italia” e “Resto al Sud 2.0”. Questi strumenti mirano a incentivare la creazione di nuove attività autonome e libero-professionali, diversificando gli aiuti in base alla localizzazione geografica.

Autoimpiego Centro-Nord Italia è pensato per chi risiede nelle regioni del Centro e Nord Italia e desidera avviare una nuova attività. La misura copre una vasta gamma di beneficiari, inclusi i giovani imprenditori individuali, le società a responsabilità limitata e i liberi professionisti. Gli incentivi includono contributi a fondo perduto fino a 40.000 euro e agevolazioni fiscali, come l’esenzione dall’IVA per alcuni periodi, con l’obiettivo di ridurre i costi iniziali di avviamento.

Parallelamente, il programma Resto al Sud 2.0, già sperimentato con successo nelle regioni del Mezzogiorno dal 2016, è stato rafforzato. Questo programma è specificamente progettato per i giovani del Sud Italia e delle isole maggiori (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia), zone storicamente afflitte da più alti tassi di disoccupazione giovanile. Le agevolazioni previste comprendono contributi a fondo perduto che possono coprire fino al 65% delle spese ammissibili, con una copertura che può raggiungere i 200.000 euro per investimenti più rilevanti.

Sostegni per la formazione e l’occupazione

Una delle novità principali di queste misure è l’integrazione di percorsi formativi e di accompagnamento al lavoro, per garantire che i giovani imprenditori non solo ricevano i fondi necessari per avviare la loro attività, ma anche il supporto formativo indispensabile per gestirla con successo. Il Programma Garanzia Occupabilità dei Lavoratori (Gol) svolgerà un ruolo cruciale in questo contesto, fornendo assistenza nella gestione e nella crescita delle nuove imprese.

Un aspetto significativo è l’introduzione di voucher formazione per coloro che partecipano al programma, destinati a coprire costi di formazione specifica e consulenze personalizzate, permettendo ai giovani di acquisire le competenze necessarie per navigare nel complesso panorama imprenditoriale odierno.

Un passo importante per contrastare la disoccupazione giovanile

Il governo italiano, consapevole delle sfide che i giovani devono affrontare nel mercato del lavoro, ha sottolineato come queste misure rappresentino un passo fondamentale verso una maggiore inclusione lavorativa e una ripresa economica più equa. Il ministro dello Sviluppo Economico ha dichiarato che l’obiettivo è quello di “creare un ecosistema favorevole alla nascita di nuove imprese, specialmente nelle aree più svantaggiate del Paese, favorendo l’autonomia lavorativa e la crescita sostenibile”.

Secondo le stime, queste misure potrebbero coinvolgere decine di migliaia di giovani, con un impatto significativo non solo sull’occupazione, ma anche sulla rigenerazione economica di aree che hanno sofferto maggiormente le conseguenze della crisi economica.

Le nuove misure di sostegno all’autoimpiego rappresentano una risposta concreta alle difficoltà occupazionali dei giovani italiani, offrendo loro non solo risorse economiche, ma anche strumenti formativi per costruire un futuro professionale solido. Con l’entrata in vigore del decreto, prevista per il 6 ottobre 2024, il governo si propone di dare una spinta decisiva alla creazione di nuove imprese, contribuendo così a contrastare la piaga della disoccupazione giovanile e a promuovere uno sviluppo economico più inclusivo e sostenibile.

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