Il DL 7 maggio 2024, n. 60, noto come decreto "Coesione" entrato in vigore l’8.5.2024, giorno…
Occhio al tasso dei mutui. La rata può diminuire con la rinegoziazione e la surroga
Il mutuo è l’anticipazione da parte delle banche, o istituti di credito, di una somma a un soggetto richiedente che si obbliga, contrattualmente a rimborsarla, maggiorata degli interessi, in un certo lasso di tempo, che può arrivare anche a trent’anni.
Per acquistare un immobile o per ristrutturarlo occorre una certa quantità di denaro, non sempre disponibile a molti; però con il bilancio familiare si ha consapevolezza di poter rimborsare a rate la somma chiesta in prestito e si decide, pertanto di stipulare un mutuo.
Per la scelta del tasso d’interesse, tasso fisso o tasso variabile, la scelta, solitamente cade nel tasso fisso, per il fatto di conoscere con certezza la rata dell’impegno di denaro da sborsare per la restituzione del finanziamento.
Negli ultimi anni il tasso di interesse ha subito oscillazioni non esorbitanti, ma comunque sensibili per chi ha limiti di reddito fisso e non vuole incorrere in aumenti delle rate per il rimborso. Per congelare il tasso applicabile al finanziamento e non incorrere in scommesse, sull’andamento dell’economia, può cautelativamente optare per il tasso fisso, con la certezza di poter onorare il suo debito.
Non risaliamo ai tassi di quarant’anni fa che vedevano le concessioni dei mutui a tassi che superavano il 20% e consideriamo i tassi degli ultimi 15 anni. Si è assistito a una discesa dei tassi che però lasciano intravvedere anche un sensibile rialzo.
Nel momento di decidere, se contrarre un finanziamento e chiedere un mutuo, è necessario interpellare diverse banche e capire le condizioni e tassi applicati ai mutui in quel particolare momento.
I tassi variano di banca in banca e nella stipula del mutuo è presente anche lo spread, ovvero il guadagno della banca. Bisogna, pertanto, chiedere quale è il TAEG (tasso effettivo globale medio) così da avere il tasso comprensivo anche delle spese accessorie.
Se si ha notizia che i tassi sono previsti in discesa, ma non è possibile che questo avvenga perché l’acquisto dell’immobile dev’essere fatto in breve tempo, si può comunque decidere di stipulare un mutuo al tasso corrente e, nel caso di diminuzione dei tassi, intervenire con la surroga o la rinegoziazione.
La rinegoziazione la si può fare con la stessa banca che ha concesso il mutuo e tentare di trovare un accordo per avere un tasso d’interesse minore, con conseguente diminuzione della rata da pagare. L’accordo con la banca non richiede l’intervento del notaio ed è sottoscritto dalle stesse parti che avevano stipulato il mutuo originario. Con la rinegoziazione si potrà anche modificare la tipologia del mutuo e passare dal tasso fisso al tasso variabile o viceversa e cambiare, se ritenuto più conveniente, la durata del mutuo. Questa operazione non richiede esborsi di denaro.
La surroga è un’operazione diversa. Quando la banca non consente pieno soddisfacimento al cliente mutuatario si può cambiare, gratuitamente, banca e continuare con lo stesso mutuo a un tasso e condizioni migliori. La banca intestataria del mutuo è obbligata a permettere la traslazione del mutuo ad altra banca e deve ottemperare alle operazioni di trasferimento entro 30 giorni dalla richiesta.
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